L’intuizione del Bagatto dei Tarocchi
In questo articolo, dedicato a ciò che chiamo “l’intuizione del Bagatto dei Tarocchi”, voglio approfondire la teoria junghiana dei tipi psicologici.
Clicca qui per approfondire il metodo OniroTarologia.
Il Bagatto dei Tarocchi e le funzioni psicologiche
Nel mio approccio all’interpretazione dei sogni basato sui Tarocchi mi rifaccio ampiamente agli insegnamenti di Jung. In particolare alla sua teoria dei tipi psicologici fondata sulle 4 funzioni: pensiero, sentimento, intuizione, sensazione. Per chi non sapesse di che parlo rimando ad un articolo che ho scritto sull’argomento: clicca qui!
Mi diverto spesso ad associare ad ogni figura dei Tarocchi un particolare tipo psicologico. Ad esempio percepisco la Papessa come un tipo “Sentimento”, mentre abbinerei l’Eremita ad un tipo “Pensiero”, e via dicendo. A questo possiamo anche aggiungere la coloritura dell’atteggiamento introverso Vs. estroverso.
Ho sempre abbinato al Bagatto l’idea di un tipo “Intuizione”. Infatti la sua bacchetta magica richiama il seme dei bastoni, quindi il fuoco, la “folgorazione”. L’intuizione come scintilla irrazionale che brucia e trasforma l’esistente. Essendo io stesso un tipo “Intuizione” mi sento realmente avvolto da una fiamma quando colgo una nuova possibilità, un’opportunità inesplorata, la magia di scoprire o dar vita a qualcosa di nuovo.
Lo sviluppo delle funzioni psicologiche
Mi sono spesso interrogato su come nel corso dei millenni le funzioni psicologiche si siano evolute di pari passo con l’evoluzione dell’apparato cerebrale. Chiedendomi ad esempio: quale funzione psicologica sia nata per prima? Sicuramente vi saranno tonnellate di testi a questo proposito, ma l’aspetto evoluzionistico, biologico o neuronale non è propriamente il mio campo di competenza.
Proviamo a calarci nei panni di un uomo primitivo in un ambiente ostile. Come in un videogame, immaginiamo che ci venga data la scelta di quale funzione “attivare” per prima. Credo opterei senza meno sulla sensazione, ovvero la funzione connessa alla capacità di percepire mediante gli organi di senso l’ambiente e di adattarsi ad esso. La sensazione è fondamentale per sopravvivere! Se sento freddo mi devo scaldare. Devo percepire il dolore nel calpestare una roccia appuntita. E capire che se mangio quella particolare pianta dai colori sgargianti rischio di avvelenarmi.
Il primate de “2001: Odissea nello spazio”
Ok, e poi? Quale altra funzione sarebbe bene “sbloccare”? Mi piace immaginare che sia andata più o meno come nella celebre scena del primate in “2001: Odissea nello spazio”. L’irsuto protagonista inizia a “giocare” con un osso particolarmente voluminoso per poi arrivare a comprendere che può tramutarsi in un’arma. Uno strumento con il quale cacciare o difendersi dalle tribù nemiche.
Ho parlato del suo “comprendere”, ma questo verbo richiama la funzione del pensiero. Sono abbastanza sicuro che il nostro amico primate non si sia messo lì a pensare: “toh, guarda che bell’osso. Se io lo impugno in questo modo e lo agito con forza la sua estremità contundente potrebbe provocare orribili ferite sui miei nemici”. No, credo non abbia pensato così. Semplicemente perchè il suo cervello non era ancora “attrezzato” per pensare. La forza che ha agito in lui, in modo irrazionale, come ispirata da un’entità superiore (simboleggiata dal “monolite”) è stata quella dell’intuizione.
L’importanza dell’Intuizione junghiana
L’intuizione, assieme alla sensazione, è la funzione più primitiva. Non a caso Jung definiva queste funzione “irrazionale”.
Ma è anche la funzione più efficace per il progresso dell’uomo, perlomeno nei primi stadi della sua esistenza. L’intuizione, la capacità di vedere nuove opportunità e possibilità oltre l’esistente, viaggia più veloce del pensiero. Spesso non capiamo da dove l’intuizione provenga e come siamo arrivati ad intuire una certa cosa. E’ un fenomeno irrazionale, magico, che ci avvolge come se proveniente da un’energia esterna a noi.
L’intuizione del Bagatto dei Tarocchi e il primate di Stanley Kubrick
Per concludere, tutto questo mi riconduce al Bagatto dei Tarocchi. Vedo molte similitudini tra la gestualità del primate del film di Kubrick, con il suo osso sollevato in aria, e il Bagatto con la sua bacchetta magica, pronto a trasformare oggetti comuni disposti sul suo tavolo in oro. O semplicemente nell’atto di giocare, di sperimentare nuove possibilità!


1 commento su “L’intuizione del Bagatto dei Tarocchi”