Il femminile nei Tarocchi
Vorrei condividere con voi alcune considerazioni sul femminile nei Tarocchi. Nel metodo OniroTarologia il termine “femminile” non coincide necessariamente con “donna”. Parliamo piuttosto di “energia femminile”, presente anche in ogni uomo. E’ ciò che Carl Gustav Jung chiamava “Anima”, come principio femminile presente nella psiche maschile.
Su Facebook mi sono imbattuto in un’immagine della Madonna. E non è un gioco di parole! E’ una Madonna rappresentata come vulva. (Chi volesse, può vederla cliccando qui.)
Immaginiamo quali indignazioni susciterebbe questa immagine agli occhi di un credente? Superato lo stupore iniziale, vi si trova un significato simbolico profondissimo. Il tema è quello che Jung chiamava il problema del “quarto escluso”.
Il tema riguarda l’esclusione dell’elemento femminile originata dall’ortodossia cristiano-cattolica. Il femminile, inteso come materia, terra, mondo dei sensi, è stato esiliato dal dogma cristiano. Assumendo nel tempo connotazioni diaboliche. Basti pensare al ruolo di Eva come corresponsabile della cacciata dal Paradiso Terrestre e alla famigerata “caccia alle streghe”.
Le divinità femminili
Il culto di divinità femminili legate alla terra e alla fertilità è invece alla base di qualunque forma religiosa. E questo accade in ogni tempo e area del mondo. Persino nel nucleo cristiano primitivo se ne trova traccia. Pensiamo a Sophia, la sposa di Cristo della tradizione gnostica. E’ noto che il culto di Maria si sia diffuso anche grazie alla sovrapposizione con divinità femminili pre-esistenti. Culti precedenti più radicati nell’immaginario agricolo e contadino. E’ il caso, ad esempio, di Iside (la “Madonna nera”?).
La tradizione mariana ufficiale ha solo formalmente recuperato l’elemento femminile, privandolo tuttavia di qualunque connotazione terrena e sensuale. Basti pensare alla denominazione “Vergine” Maria. La Madonna è inoltre esclusa dalla Trinità, che ha caratteristiche prettamente maschili. Anche lo Spirito Santo, in quanto spirito, è psicologicamente un archetipo maschile.
Maria e la Vescica Piscis
Provate a spulciare su google altre immagini sacre di Maria. Pitture, dipinti, affreschi, statue, ecc. Non possiamo a questo punto non notare la sconvolgente somiglianza delle sue forme con l’organo riproduttivo femminile. Il quarto femminile, escluso dalla unilateralità cristiana, si ripresenta sotto forme inconsce sgradite alla coscienza. Proprio come nel caso dell’immagine citata. La femminilità di Maria, estirpata a forza dalla Chiesa, si è rimaterializzata in modo inconscio nelle mani di artisti, pittori e scultori “cristianissimi”.
Ma quest’alone di sgradevolezza è frutto di una morale posticcia. L’idea di Maria come “vulva del mondo” è simbolicamente correttissima. Anche nelle raffigurazioni “consce”, la Madonna è raffigurata entro una “mandorla”. E’ la vescica piscis. La vescica piscis è un simbolo dai molteplici significati. E’ l’uovo cosmico, unione delle sfere del divino e umano, “occhio di Dio”, l’ouroboros. Ma la vescica piscis è anche il sesso femminile. L’elemento che tutto genera…persino Cristo!
In questo contesto, il celeberrimo dipinto L’origine du monde di Courbet non deve più apparirci come una shoccante provocazione, ma come una verità sacra!
Il recupero del femminile nei Tarocchi
Fatta questa premessa, osserviamo come nei Tarocchi il tema del “quarto escluso” sia magistralmente risolto. Nei Tarocchi la dignità del femminile viene pienamente ripristinata.
– ad una forza maschile è sempre abbinata una forza femminile. L’Imperatrice precede l’Imperatore e accanto al Papa troviamo niente meno che una Papessa!
– alla Trinità cristiana i Tarocchi contrappongono la “Quaternità” sacra. Nel Giudizio, oltre al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, troviamo la figura della Madre. Ed è posta allo stesso livello di importanza del Padre!
– l’Arcano più importante, quello conclusivo del Mondo, sostituisce al tradizionale “Cristo in maestà” la figura di una donna. In realtà si tratta del rebis. Il rebis è l’androgino degli alchimisti. Psicologicamente è il Sé junghiano. Cioè la riunificazione degli opposti: maschile e femminile. Visivamente però risaltano le caratteristiche femminili. E cosa notiamo? Che anche in questo Tarocco è raffigurata la vescica piscis, l’emblema della femminilità!
