Attraverso il mio sito http://www.onirotarologia.it ricevo diverse richieste di sogni da interpretare, ma recentemente mi sono imbattuto in due differenti sogni di parto davvero sorprendenti.
Dico sorprendenti in quanto entrambi i sogni, fatti da due donne assolutamente estranee l’una all’altra, presentano la stessa situazione: in uno la sognatrice partorisce e decide di chiamare il figlio Cristian; nell’altro sogno nasce un bambino che viene chiamato Kristian. Ribadisco che si tratta di due sognatrici diverse, ed escludo qualunque probabilità che esse si conoscano tra loro.
Ancor più sorprendente il fatto che i due sogni mi sono giunti nell’arco della stessa settimana, in prossimità del Natale.
Come buona prassi nell’approcciare un sogno da interpretare nel quale compaia un nome di persona, occorre verificare innanzitutto se vi siano associazioni reali della sognatrice al nome stesso (es: esistono persone nella sua vita con questo nome, o accadimenti oggettivi accostabili a nomi similari a quello sognato?). In entrambi i casi, le sognatrici hanno negato di avere un rapporto reale e diretto con i nomi citati e ciò induce ad approcciare i nomi come elementi simbolici, “amplificandone” i significati pensando a tutto ciò che il nome richiama da un punto di vista oggettivo.
Secondo questa logica amplificatrice, credo sia immediato – anche considerando la prossimità temporale al Natale – accostare i nomi Cristian e Kristian all’archetipo Cristo.
Poichè nei sogni di parto femminili i bambini hanno simbolicamente natura spirituale, in quanto rappresentazioni di Animus (l’energia maschile della psiche femminile), potremmo interpretare il sogno pensando ad una nuova forma di spiritualità che si sta sviluppando (o ri-nascendo) nel grembo delle sognatrici, una spiritualità molto vicina al modello cristiano.
Ma come interpretare la sincronicità dei due sogni descritti con temi analoghi? Se è vero che anche all’interno di un sogno individuale si possono ritrovare elementi anticipatori preziosi per l’intera umanità (poichè ognuno di noi è radicato nell’inconscio collettivo), tanto più troviamo conferma di ciò se sono due individui a fare lo stesso tipo di sogno.
Potremmo allora azzardarci ad affermare che a livello collettivo sta avvenendo una ri-nascita del Cristianesimo, come conseguenza dell’opera di Papa Francesco (ma questa è naturalmente la mia supposizione). L’azione del nuovo Papa sta conciliando le contraddizioni del cattolicesimo e le intransigenze che in passato hanno causato una separazione tra vita spirituale e vita materiale, allontanando i fedeli dalla religione (cattolica).
Questa riconciliazione tra spirito e materia (pensiamo alla radice “materna” del termine: “mater”, “matrice”, madre!) è meravigliosamente rappresentata dalla simbologia di questi sogni, dove il “nuovo” Cristo è partorito da una donna “comune” e non dalla figura mitizzata, santificata, ineffabile e inarrivabile che il cattolicesimo ha fatto di Maria.
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