De Chirico, arte e Ombra junghiana

Un contributo di Paola Canossa per OniroTarologia

Sono lieto di ospitare nel mio blog di OniroTarologia un contributo di Paola Canossa: è un articolo ispirato da un aforisma di Giorgio De Chirico, dove si parla dell’unicità del nostro essere come opera d’arte e del ruolo dell’Ombra junghiana.

Ho avuto la fortuna di conoscere Paola Canossa tramite Instagram; Paola si definisce “un’ascoltatrice emozionale”. Aiuta le persone a ritrovare il proprio valore risolvendo insieme a loro nodi, dubbi e insicurezze personali per far sì che, alla fine, ritrovino fiducia in se stesse.

Nel suo approccio, Paola mette a disposizione la sua capacità di ascolto, il suo percorso astrologico e l’utilizzo di vari tipi di carte come Fluire (carte intuitive da lei create), gli Oracoli e i Tarocchi, come i Marsigliesi e gli Angelici.

Vi invito ad esplorare il sito di Paola (cliccando qui) e a registrarvi alla sua Newsletter: è uno strumento prezioso con cui Paola vi offre consigli pratici per la crescita personale e l’auto-consapevolezza.

E ora, cara Paola, a te la parola!

Per divenire realmente immortale

Per divenire realmente immortale, un’opera d’arte deve andare oltre ogni limite umano: la logica e il buon senso saranno solo un intralcio; ma una volta rotte queste barriere, si potrà entrare nel regno delle visioni e dei sogni d’infanzia.” (Giorgio De Chirico)

Un contributo di Paola Canossa per OniroTarologia: De Chirico, arte e Ombra junghiana

Ognuno di noi è un’opera d’arte a sé stante, con il proprio DNA fisico, con il proprio colore di occhi e capelli, i propri pregi, difetti e con il proprio lato ombra, l’Arcano XV, Il Diavolo, il quale, permette di immergerci nella parte interiore più profonda: all’occorrenza, lo si cerca, lo si chiama, lo si invita a giocare provando a sfidarlo e affrontarlo anche con un certo timore.

Ognuno è un’opera d’arte e ognuno conosce il proprio lato ombra, con il quale si accarezza la sensazione di libertà d’azione oscura d’ogni genere, fino a divenirne una dipendente necessità. Ma dopo svariati compromessi, probabilmente vorrà essere accompagnato verso la luce e per arrivare a questo traguardo, il lavoro è assai arduo, in quanto il lato oscuro è libero, non accetta imposizioni e, come un Matto, non si sottopone all’addestramento per trovare la forza di volontà; perché a lui non interessano la regola, l’ordine o l’ubbidienza, ma prima o poi questi “ostacoli” saranno abbattuti con il giusto metro di misura. Occorre solo tempo.

Tempo. Grazie al passaggio dell’Arcano XVI, la Torre, il lato ombra ha accettato il compromesso e decide di incontrare la luce: tutto esploderà in un turbinio di energie oscure che dissolvendosi, lasceranno spazio al nuovo come linfa vitale e spirituale; con la Stella, inizia una pura consapevolezza divina, nuda come la verità, libera da quella maschera e catene che la tenevano totalmente bloccata: ora lei è pronta a seminare nuova vita nella terra, dando così il senso di equilibrio interiore, di speranza e di integrazione con l’Universo. E tutto è un divenire immortale.

Paola Canossa

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