Il Carro dei Tarocchi e l’Arco nascosto

C’è un particolare misterioso che caratterizza il Carro dei Tarocchi. Un elemento grafico che sembra mancare.

La posizione delle mani del Cavaliere del Carro dei Tarocchi farebbe infatti originariamente pensare ad un arco che poi è scomparso. Del resto, i carri come mezzi di battaglia ospitavano, oltre all’auriga, un arciere.

Il Carro dei Tarocchi e il mistero dell'arco mancante
L’arco mancante nel Carro dei Tarocchi

L’arco e le frecce hanno una simbologia onirica connessa all’espressione della volontà e al pensiero direzionato. La precisione del tiro, il “fare centro”, riconduce anche alla dinamica del Sé.

In questo articolo avevo ad esempio riportato un sogno con il tema portante delle frecce, e dello scoccare una freccia, come metafora collegata alla simbologia del Sé junghiano.

Ebbene, cosa ci dicono gli Arcani Maggiori sulla simbologia dell’arco e delle frecce?

Prima dell’arco mancante nel Carro dei Tarocchi, l’arco è propriamente raffigurato nelle mani del Cupido dell’Innamorato. Ma in quel contesto, il protagonista della scena è vittima delle frecce, scoccate da un essere fuori dal suo controllo. E’ la rappresentazione di un’emanazione dell’inconscio.

Con il Carro, il protagonista si reimpossessa idealmente dell’arco, che tuttavia è ancora invisibile.

L’eroe del Carro ha quindi potenzialmente lo strumento per compiere scelte autonome e direzionate su base cosciente, ma è uno strumento ancora “mentale”. Un atteggiamento solo pensato, non calato nella concretezza.

Occorrerà la doppia quadratezza della successiva Giustizia per conferire questa solida concretezza.

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