La ricerca dell’illuminazione nei Tarocchi

Ci sono due citazioni di Carl Gustav Jung che mi hanno sempre colpito parlando della ricerca dell’illuminazione.

La prima è questa: “Non c’è presa di coscienza senza sofferenza. […] Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore.

La seconda è: “nessun albero può crescere fino al paradiso se le sue radici non scendono fino all’inferno” .

Ciò significa che un percorso di crescita solido dell’individuo può fondarsi solo sulla presa di coscienza dell’inferno che si cela nel proprio inconscio.

La ricerca dell’illuminazione nel post newage

Con il proliferare di alcune visioni “post new-age”, ci si imbatte spesso in persone che ricercano in modo spasmodico la fatidica illuminazione. E’ una ricerca che nasce quasi sempre come una fuga dalla sofferenza. Ma questo è lecito e legittimo: persino Gautama Buddha ricercò la via dell’illuminazione dopo aver visto la sofferenza e la crudeltà del mondo!

Ma queste persone, come ho scritto in questa divertente “ode ai detrattori dell’inconscio“, rinnegano spesso l’importanza dell’inconscio o addirittura l’esistenza stessa dell’inconscio. L’inconscio è per loro una bestiolina docile, fa parte della odiata macchina biologica che va trattata con compassione.

Sono persone che paiono volteggiare baldanzose sulla terra, sempre sorridenti, che si riempiono la bocca di parole come “gratitudine”, “amore incondizionato” o “eterna presenza”. Ma di fronte a piccoli o medi accadimenti della vita, cogli in queste stesse persone degli inspiegabili attacchi di ira, o nella migliore delle ipotesi, atteggiamenti spocchiosi e di superiorità verso quelli che – più o meno consciamente – considerano essere il “popolino” dei non illuminati.

La ricerca dell’illuminazione per Jung

Ed è qui che mi tornano alla mente le parole di Jung. Altrochè paradiso terrestre, altrochè beatitudine, altrochè figure di luce: la ricerca dell’illuminazione è lastricata di fuoco infernale!

Senza contare il fatto che nessuno realmente sa in concreto in cosa consista l’illuminazione.

Se ipotizziamo che l’illuminazione coincida con l’individuazione junghiana – e dunque la fusione dell’Io con il Sé – non è assolutamente detto che ciò equivalga ad uno stato paradisiaco e ad una sconfitta del male. Piuttosto, possiamo pensare che riguardi un ritiro completo di qualunque proiezione e la capacità di vivere in perfetta sintonia tra coscienza ed inconscio, cioè a dire, tra luce ed ombra. Ma anche al di là del bene e del male!

I Tarocchi e la via dell’illuminazione

Ma che c’entra tutto questo discorso sulla ricerca dell’illuminazione con i nostri Tarocchi?

Consideriamo i Tarocchi come la via del Matto verso l’illuminazione del Mondo. In termini junghiani, è una rappresentazione del percorso di individuazione del Matto (cioè chi è totalmente inconscio) verso il mandala della totalità del Sé/Mondo.

Ebbene, prestiamo molta attenzione a cosa avviene ad un passo prima dell’illuminazione del Mondo. Troviamo niente meno che il Giudizio, un Arcano ispirato direttamente al Giudizio Universale dell’Apocalisse di Giovanni.

Il Giudizio dei Tarocchi e la ricerca dell'illuminazione
Il Giudizio dei Tarocchi

Ve lo immaginate? Uno è lì tutto bello baldanzoso, dopo aver sconfitto le insidie dell’Arcano XIII, le tentazioni del Diavolo, i disastri della Casa-Dio…e ora, ad un solo Arcano dal Mondo, si trova ad affrontare la battaglia finale dell’Apocalisse?

Cosa può significare l’Apocalisse da un punto di vista junghiano? Probabilmente è l’attacco più devastante dell’inconscio alla coscienza, la terribile lotta finale che può portare alla distruzione della persona o alla sua salvezza eterna.

Più è forte una tensione verso la totale coscienza, più sarà forte il contrattacco compensatorio dell’inconscio.

Leviatani, mostri di ogni specie, cavalieri che mettono a ferro e fuoco la terra, lo scontro finale con l’Anti-Cristo: ve lo immaginate, cari ricercatori dell’illuminazione? Siete pronti a questo scontro totale? Non è tutto ciò molto lontano dalle figure di luce che bramate?

2 thoughts

  1. Complimenti per l’ottimo articolo e per la precisione dello stesso. Abbiamo sorriso in alcuni passaggi perché talmente corrispondenti ad alcune reali situazioni da renderci inevitabile il confronto con persone di nostra conoscenza, sorridenti fuori, pieni di rancore dentro. Aspettiamo il tuo prossimo articolo!

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